STRATEGIE ED ALLENAMENTO CON IL METODO FREE

Benritrovati sul nostro blog!! La settimana scorsa vi ho presentato i pilastri del nuovo Metodo FReE, oggi ci addentreremo nei suoi meandri e nelle strategie di allenamento che ne derivano. Metto subito in chiaro però che il sistema FReE non è affatto un allenamento adatto solo a fisici femminili. Si tratta invece di un sistema integrante che deve far parte di un programma di forza, cardiovascolare e coordinativo. Attraverso il metodo FReE potrete beneficiare di un allenamento veramente a 360°, oltre a prevenire tantissimi infortuni anche per atleti professionisti! LE CINQUE STRATEGIE DEL METODO FREE  Il metodo FReE è basato su cinque strategie fondamentali, estratte ed elaborate a partire dai due pilastri portanti: la MIA ESPERIENZA e la SCIENZA.  Perché usare cinque strategie diverse? Perché ogni strategia ha un impatto e uno stimolo diverso sui tessuti Miofasciali. In questo metodo vi propongo diverse tipologie di movimenti ed esercizi fondamentali per un allenamento a 360° sulla fascia. L’allenamento è tanto vario quanto è varia la struttura fasciale.  Come avete potuto costatare nei precedenti articoli, la struttura fasciale presenta una varietà di componenti strutturali che dobbiamo stimolare in tanti modi diversi (questo nell’allenamento non può mancare): use it or lose it!  Il quadrato del movimento, rappresenta il movimento a 360° sui tessuti fasciali e vi accompagnerà sempre.Ricordatevi le 5 strategie fondamentali.  Nel FReE usiamo le cinque strategie di movimento di cui ha bisogno la fascia; la quale svolge le seguenti funzioni: comunica, dà la forma, muove e nutre. Pertanto, nel FReE usiamo le cinque strategie elencate per percepire, mobilizzare, allungare, muovere, rilassare (e infine migliorare!) le funzioni vitali della fascia. IL METODO FREE E L’ALLENAMENTO  Il ruolo della fascia influisce sulla vita quotidiana, sul fitness e sulle attività sportive? La risposta è: assolutamente SI’.  Basandoci sui dati scientifici: più conosciamo la fascia, più ci appare evidente la sua profonda connessione con il movimento. Molti infortuni “muscolari” sono in realtà di origine connettivo-tissutale (fasciali); molti infortuni muscolari si manifestano là dove le fibre collagene che costituiscono la fascia sono in deplezione.  Risulta chiaro che il sistema muscolare è parte del continuum fasciale e, quando è affetto da patologie o disturbi sistemici, la sua funzione subisce una modifica non fisiologica che lo porta in stato di sofferenza. Ad esempio, la riduzione dello scorrimento causata da una cicatrice genera una tensione anomala, che può colpire il continuum fasciale sviluppando un ambiente infiammatorio, acuto o cronico. È fondamentale, quindi, comprendere come allenarci al meglio per prevenire e riparare i danni e costruire elasticità.  Nella fascia si trovano da sei a dieci volte più terminali nervosi sensoriali rispetto ai muscoli; coscientemente o incoscientemente, laddove è previsto movimento, lavorerete con la fascia per la vostra intera vita. Inoltre, recenti studi stanno rinforzando l’importanza della fascia e del tessuto connettivo nell’allenamento funzionale. La comprensione di ciò può e deve rivoluzionare la nostra idee di fitness.  L’allenamento Miofasciale non sostituisce tutti gli altri allenamenti, ma li arricchisce. Era (o è ancora) l’anello mancante tra il pilates e l’allenamento funzionale, come spiego spesso. Grazie all’integrazione delle componenti che in grande parte mancavano, la catena è stata completata, almeno per il momento.  Il FReE è dunque un allenamento integrante e deve far parte di un programma di forza, cardiovascolare e coordinativo. Vi permetterà di completare il vostro programma di allenamento a 360°.  Questo vale sia per gli atleti, professionisti o amatoriali, che intendono massimizzare le prestazioni, prevenire gli infortuni e migliorare il recupero post-infortunio, sia per chi vuole stare bene nel proprio corpo, alzarsi al mattino e sentirsi al meglio, affrontare le routine quotidiana senza problemi, o semplicemente sentirsi giovane.  Bastano una o due sessioni di allenamento Miofasciale alla settimana, eseguite intensamente e correttamente, per far sì che nelle seguenti settantadue ore la fascia riproduca tessuto di collagene nuovo, fresco ed elastico. In alternativa alle due sessioni, si possono inserire singoli esercizi durante l’arco della giornata.  Nel prossimo appuntamento andremo a vedere insieme come programmare un allenamento. Ricordiamo a tutti gli appassionati che il libro è edito da ELIKA editrice e si trova in vendita nelle migliori librerie. A presto 🙂 Ester